Testi Letterari
⇨ Poesia, Prosa, Teatro
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Di chi ci innamoriamo?
Ma di chi ci innamoriamo?
Questo, naturalmente, è quasi impossibile da dire. Non è come andare al supermercato, confrontare le varie marche e i vari prezzi per decidere quale prodotto scegliere.
L'amore non è infatti una scelta razionale. Anzi non è neppure una scelta. Gran parte di coloro cui è stato chiesto "perché" si sono innamorati di una certa persona hanno risposto che non è stata una scelta, ma qualcosa che è penetrato nel loro cuore e nel loro cervello senza che capissero bene perchè. É stata come una reazione chimica che si è prodotta all'interno, impadronendosi delle loro emozioni e dei loro pensieri.
Tutti hanno due occhi, un naso e una bocca, tutti camminano su due piedi, sorridono, gesticolano, ma capire perchè una certa combinazione piuttosto che un'altra possa far innamorare rimane un mistero. Non si conosce la formula di questa reazione chimica. E si rimane stupiti, a volte, che la fiamma dell'innamoramento si accenda per persone sorprendentemente diverse da quelle che ci si potrebbe attendere. Ci sono, per esempio, ergastolani, autori di rapine e omicidi, che ricevono in carcere lettere d'amore da sconosciute. Ci sono uomini che si innamorano di donne che chiaramente li sfruttano, donne che si innamorano di "mascalzoni" ecc.. L'amore è cieco, si dice. Ed è vero. Soprattutto nella prima fase. Una fase in cui non si è soltanto ciechi, ma anche sordi agli eventuali richiami alla saggezza da parte di parenti e amici.
L'amore, infatti, non ha nulla a che fare con la saggezza: è un tuffo in una dimensione nuova, bellissima, irresistibile, dove nient'altro importa. I conti si faranno magari più in là, quando sarà passata la febbre e rimarrano i postumi della "follia"....
Da Piero Angela, Ti amerò per sempre. La scienza dell'amore, Roma, Mondadori, 2005, pp. 22-23.
(prof. Pisani)
lessico - pag.1
ergastolano: chi sconta la pena dell'ergastolo cioè la pena detentiva a carattere perpetuo; chi ha commesso un delitto e viene recluso a vita.
mascalzone: persona abietta, d'animo volgare, che ignora qualsiasi forma di rispetto e di correttezza.
postumi: dal latino postumus ultimo, finale, derivato di post: dietro, dopo; in medicina, alterazione che segue una malattia passata; conseguenza.
(prof. Pisani)
guida - pag.1
I testi letterari (NARRATIVI E POETICI) sono molto vari per forma e contenuto. In passato gli studiosi di retorica li catalogarono in generi e sottogeneri in relazione agli argomenti trattati, alle caratteristiche stilistiche e strutturali.
Oggi un testo letterario è meglio interpretato nei suoi aspetti formali e linguistici se inserito nell'ambito dei modelli culturali a cui si rifà.
Distinguiamo tre tipologie testuali con relative forme o generi:
In prosa e in versi, narrano storie vere o inventate di personaggi, creando mondi immaginari, fantastici o simili al vero. Gli elementi costitutivi sono: una voce narrante, una storia, dei personaggi.
In particolare, l'epica, è la narrazione poetica di fatti eroici relativi alla vita di un popolo in un determinato momento della sua storia. Guerre, duelli, viaggi, avventure sono i suoi elementi caratterizzanti.
- in prosa: mito, fiaba, novella o racconto, romanzo
- in versi: poema epico, poema epico cavalleresco
Esprimono, descrivono, cantano in versi le passioni, le fedi i sentimenti, le emozioni, gli stati d'animo gli ideali dell'autore.
Impiegano le componenti musicali e ritmiche della lingua.
- poesia lirica, poesia satirica, poesia religiosa, poesia civile
Sono testi in cui la storia non è raccontata, ma viene rappresentata dai personaggi che agiscono direttamente sulla scena, imitando la realtà.
- Sono testi destinati alla rappresentazione
(un esempio lo trovi alla pagina degli esercizi relativa alla novella "La patente" di Pirandello al link sotto indicato)
(prof. Pisani)
teoria - pag.1
- è una forma di espressione linguistica non sottomessa alle regole della versificazione; si presenta come testo lineare, difficilmente presenta figure retoriche e rime.
- le parole combinate in frasi di senso compiuto occupano tutta la pagina
- forma di espressione linguistica, regolata da norme metriche, esigenze ritmiche e figure retoriche
- è scritto in versi cioè in righe disposte sulla pagina in modo del tutto particolare
- le parole sono disposte nel verso secondo una successione di accenti più o meno regolare, che imprime al testo un certo ritmo; presenta una forte e ricercata musicalità basata su ripetizioni, combinazioni di suoni variazioni che si intrecciano e si rincorrono
- ha uno scopo pratico (informare, narrare, chiedere informazioni, esporre la propria idea)
- ha la funzione di evocare grazie alla sua particolare struttura e musicalità
- si usa nella narrazione e si suddivide in paragrafi
- è più semplice da leggere e si utilizza per descrivere luoghi, vicende, personaggi
- si presenta come un discorso frammentato, fatto di brevi frasi che esprimono la soggettività del poeta
(prof. Pisani)
esercizi - pag.1
Esercizio n. 1 (Lettura)
Leggi il testo seguente ad alta voce. A quale tipologia testuale appartiene?
Perché, da cosa è formato? Come si presenta?
BATTICUORE
A volte, dentro il cuore, d'improvviso,
si mette a battere furiosamente,
e batte, batte forte, tormentoso:
metti una mano sul petto: si sente.
Cos'è? Perché risuona quel tamburo?
Scoppia la guerra? Una rivoluzione?
Nessuna guerra o battaglia davvero:
il cuore batte per un'emozione.
Un'emozione oppure una stanchezza:
il cuore dà un segnale, dà un avviso,
basta un po' di paura, un po' di stizza,
o che qualcuno ti abbia sorriso.
Il cuore batte sempre, per fortuna,
ma qualche volta batte un po' più forte.
perché qualcosa, dentro, ti emoziona:
pericolo di vita, non di morte.
Roberto Piumini, Batticuore e altre emozioni.
(prof. Pisani)
esercizi - pag.2
Esercizio n. 2 (Analisi)
Analizza e interpreta il linguaggio del testo ai seguenti livelli:
- i suoni (forme espressive e ripetizioni)
- le parole (scelte lessicali e grammaticali, ripetizioni)
- il ritmo e la sintassi
- il significato (forme espressive, campi semantici).
(prof. Pisani)
esercizi - pag.3
Esercizio n. 3 (Rielaborazione)
Esprimi il senso che la poesia ti ha comunicato e prova a trasformarla in un testo in prosa.
(prof. Pisani)